Giovanni Impastato (fratello di Peppino di Radio Aut ucciso dalla mafia) – martedì 28 febbraio ore 21 – SPAZIO°Z di Radio Talpa (organizza LIBERA)

Scritto da il 22 Febbraio 2017

In collaborazione con l’associazione antimafia LIBERA: Incontro con GIOVANNI IMPASTATO

MARTEDI’  28  FEBBRAIO  ORE  21 SPAZIO°Z  di  RADIO  TALPA  (via Del Prete, 7/A – Cattolica)

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti  –  Diretta radio su www.radiotalpa.it

Giovanni Impastato, detto Peppino, è stato un giornalista e un attivista siciliano, ucciso dalla mafia nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 a Cinisi, cittadina a pochi chilometri da Palermo, per ordine del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Il suo cadavere fu fatto saltare col tritolo sui binari della ferrovia Palermo-Trapani, così da far sembrare che si trattasse di un fallito attentato suicida. Solo la determinazione della madre di Peppino, Felicia, e del fratello Giovanni, fece emergere la matrice mafiosa dell’omicidio, riconosciuta nel maggio del 1984 anche dall’uffico istruzione del tribunale di Palermo. Giuseppe Impastato era nato in una famiglia mafiosa il 5 gennaio 1948, ma fin da ragazzo aveva preso le distanze dai comportamenti mafiosi del padre e aveva provato a denunciare il potere delle cosche e il clima di omertà e di impunità a Cinisi. Per questo motivo fu cacciato di casa dal padre fin da ragazzo. Nel 1977 Peppino fondò Radio Aut, una radio libera e autofinanziata di controinformazione, dalla quale attaccava e prendeva in giro con una satira feroce la mafia e i politici locali.

Radio Aut è stata una radio libera fondata nel 1977 da Peppino Impastato a Terrasini, in provincia di Palermo.

La radio gestita in regime di autofinanziamento. Peppino Impastato utilizzava liberamente questo mezzo per attaccare e denunciare i potenti mafiosi del paese in cui viveva con coraggio e determinazione, attività che lo portò a non essere ben visto dalla popolazione, fino al giorno in cui fu assassinato per aver sbeffeggiato colui che non si doveva “toccare”.

La trasmissione andava in onda ogni venerdì sera: assieme a tre colleghi, Peppino metteva in atto “Onda Pazza a Mafiopoli”, facendosi ascoltare dalla cittadinanza dei due paesi, inondando di satira “politica” tutti quei personaggi che conosceva personalmente, senza risparmiare nessuno, e potendo sempre contare su notizie freschissime e riservate, pronte per essere messe in onda alla sua maniera.

Il ruolo avuto da Radio Aut nella vicenda Impastato trova una autorevole conferma negli atti della Commissione Parlamentare Antimafia.

La storia di Peppino, così come quella della radio da cui proclamava la sua guerra ai mafiosi, è stata raccontata nel film di Marco Tullio Giordana intitolato “I cento passi”, vincitore un premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Venezia del 2000, con dodici minuti di applausi, un Leoncino d’Oro per Lorenzo Randazzo che interpreta la parte di Peppino bambino e, nell’aprile 2001, cinque David di Donatello, tra i quali quello per la sceneggiatura e quello per miglior attore protagonista a Luigi Lo Cascio.

La radio cessò le trasmissioni qualche mese dopo l’omicidio dello stesso Peppino, assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978 (il delitto passò in sordina perché in quelle stesse ore veniva rinvenuto, in Via Caetani a Roma, il corpo di Aldo Moro), nel corso della campagna elettorale che lui stesso portava avanti nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali, con una carica di tritolo posta sotto il corpo, adagiato sui binari della ferrovia Palermo-Trapani.

Nel maggio del 2001, in accordo con i colleghi di Peppino e col fratello Giovanni Impastato, nasce l’Associazione Radio Aut, impegnata nella pratica e nella promozione dell’antimafia sociale.

Il 9 maggio 2003 il comune di Terrasini ha dedicato una stele alla radio nell’edificio dove aveva sede.

Il 5 gennaio 2010, giorno in cui Peppino Impastato avrebbe compiuto 62 anni, iniziano le trasmissioni di Radio 100 Passi; si tratta di una webradio nata dal solco lasciato da Radio Aut, le cui trasmissioni sono mandate in onda direttamente dalla Casa memoria Peppino Impastato a Cinisi e il cui obiettivo è quello di riprendere il percorso interrotto dalla scomparsa di Peppino.

L’iniziativa è parte dei “Cento Passi verso il 21 marzo”, il percorso di preparazione alla “XXII Giornata della Memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle Mafie”, che si terrà a Rimini, per la regione Emilia Romagna, e nel resto d’Italia, il 21 marzo 2017.

Lo slogan di quest’anno è: “Luoghi di Speranza, Testimoni di Bellezza”.

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